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sabato 31 agosto 2013

"Un cuore che ascolta - lev shomea' " - n. 36 di Santino Coppolino

Rubrica
'Un cuore che ascolta - lev shomea'

"Concedi al tuo servo un cuore docile, perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male" (1Re 3,9)

Traccia di riflessione sul Vangelo della Domenica 

di Santino Coppolino



VangeloLc 14,1.7-14







Non darti arie davanti al re e non metterti al posto dei grandi, perché è meglio sentirsi dire: «Sali quassù», piuttosto che essere umiliato davanti a uno più importante." (Pr 25,6-7)

Gesù fa riferimento al libro dei Proverbi nel narrare la parabola, riprendendo quei commensali che facevano a gara per avere i primi posti al banchetto dove anche lui è invitato.
Egli cita quasi alla lettera il passo tratto dai Ketubim (gli scritti Sapienziali) proprio per sottolineare che la Parola stessa ci invita ad aprire gli occhi sulla strada da intraprendere per la costruzione del Regno.
Il centro della storia, della vita, non possiamo essere noi, il nostro io, al centro deve stare l'altro perché così è nel cuore di Dio.
Scegliere sempre il bene dell'altro e non per falsa modestia, ma per amore.
Gesù inverte la scala dei valori di questo mondo, dove tutto viene fatto per interesse personale, e ci invita a scegliere la sua via che è dono e gratuità. 
I nostri rapporti sono animati dall'egoismo personale, familiare, di classe mentre egli ci esorta ad uscire da noi stessi capovolgendo il nostro modo di pensare (la metànoia), per accogliere la sua visione del mondo e della storia che è il sogno del Padre. Quella visione che Gli fa mettere al centro della sua predicazione, al centro di tutta la sua vita, la vita dell'altro e "dell'altro asimmetrico", come direbbe Levinas, l'altro che non ci può ricambiare perché "povero,storpio,zoppo e cieco".