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domenica 7 luglio 2013

Lampedusa aspetta Papa Francesco che voleva raggiungere l'isola prenotando il volo con l'Alitalia

Rito sobrio e celebrazione all'insegna della penitenza, lunedì prossimo, per papa Francesco che sarà a Lampedusa per ricordare la sofferenza dei tanti migranti che perdono la vita in mare e per stare loro vicino. Il Pontefice, per l'occasione, come ragguaglia il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche, e gli altri celebranti indosseranno una talare viola per sottolineare l'aspetto penitenziale e l'estrema sobrietà del rito. Per l'occasione, papa Francesco userà un pastorale messo a disposizione della parrocchia di Lampedusa. Si tratta di un pastorale a croce realizzato con i pezzi di legno ricavati dalle barche dei migranti approdati sull'isola. I colori sono proprio quelli della barca da cui sono stati tratti. Nel braccio orizzontale della croce sono incisi due pesci, mentre nel braccio verticale cinque pani per richiamare il brano evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci, recuperando così le parole di Gesù: 'date loro voi stessi da mangiare'. Il Papa userà un calice di legno, con coppa interna rivestita di materiale pregiato (argento) come richiesto dalle norme liturgiche e con un chiodo trasversale alla base del calice, richiamo alla Passione del Signore e dei tanti fratelli, anch'esso realizzato con legno ricavato dal legno delle imbarcazioni dei migranti. Il pastorale e il calice sono opera di un artigiano del luogo che si è adoperato nei giorni dell'emergenza verso i migranti. Alla fine della celebrazione, monsignor Francesco Montenegro, rivolgerà un saluto. Prima della benedizione finale, Francesco si porterà davanti all'immagine della Madonna e reciterà una preghiera mariana. Da segnalare che l'intera giornata del Papa a Lampedusa sarà trasmessa in diretta Rai. (Adnkronos)

Il campo sportivo di Lampedusa dove il pontefice celebrerà la messa, è stato già delimitato con le transenne. Oltre ad essere diviso per settori, con anziani, ammalati e bambini nelle prime file, verrà lasciato lo spazio affinché papa Francesco possa passare in mezzo alla folla con l'auto. La macchina per il pontefice e già pronta: è una Fiat "Campagnola" decappottabile coi sedili posteriori modificati messa a disposizione da un milanese che da venti anni è "di casa" a Lampedusa. Con questa auto, papa Francesco arriverà al campo sportivo di contrada Arena dal molo Favarolo e sul terrazzino della sede dell'area marina protetta isole Pelagie dirà messa (Ansa)


“La visita del Papa a Lampedusa

è uno schiaffo all’egoismo”

«La visita del Papa a Lampedusa è un messaggio epocale, che restituisce dignità alle migliaia di vittime della guerra a bassa intensità che da quindici anni si combatte nel Mediterraneo». Ma è anche «un monito contro le campagne ideologiche che disgregano la coesione sociale denunciando un’inesistente invasione e diffondono la paura chiamando gli immigrati clandestini invece che rifugiati o richiedenti asilo». Per la presidente della Camera, Laura Boldrini, è sia «un segnale storico» sia «un’emozione personalissima» il viaggio di Francesco nell’isola dove per anni ha portato l’aiuto dell’Onu ai «boat people» in fuga da persecuzioni e disperazione.
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Niente tappeto rosso fino alla scaletta. Niente picchetto d’onore. Niente cerimoniale. Un viaggio di penitenza fino all'ultimo lembo di terra d’Europa, dove si intrecciano storie di speranza e di morte per migliaia di migranti, si poteva benissimo fare con un volo di linea. Questa l’idea di papa Francesco, che era pronto a rinunciare all'aereo di Stato pur di non derogare al principio di sobrietà con cui intende consumare la sua visita di lunedì nell'isola di Lampedusa. Infatti, gli sarebbero bastati quattro posti sul volo giornaliero dell'Alitalia, che aveva chiesto di prenotare alla sua segreteria. Senza calcolare che questo semplice gesto avrebbe creato un piccolo corto circuito diplomatico-istituzionale tra la Santa Sede e lo stato italiano.
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AI CONFINI DEL DOLORE 
di Alberto Chiara


È una lezione. Di sostanza. E di stile. C'è chi tira su muri o srotola fili spinati, cercando di fare del Vecchio Continente una fortezza che respinge ed esclude. E c'è chi aiuta i vivi e ha parole di cordoglio per i morti: nessuno deve dimenticarli.
Lunedì 8 luglio papa Francesco vola a Lampedusa. La meta scelta per il suo primo viaggio pastorale come vescovo di Roma, primate d'Italia e papa della Chiesa universale è l'estrema periferia meridionale dell'Europa. Quell'isola, quelle spiagge, quel tratto di mare che sono divenuti speranza di chi ce l'ha fatta e miraggio di chi è stato più sfortunato.
Questa visita di Papa Francesco è un richiamo. Forte. Nei confronti di chi ha tramutato in business i viaggi della speranza dei migranti, lucrando sulla tratta degli esseri umani. Nei confronti delle istituzioni e di chi deve applicare la legge, perché in ogni caso l'umanità e la solidarietà non possono essere mai scordate. Nei confronti del nostro Paese, ma anche degli altri Stati europei, perché Lampedusa è una, ma le Lampedusa d'Europa sono tante, con un bagaglio di dolore non meno drammatico.
È innanzitutto un messaggio forte per noi cristiani, sui valori dell'accoglienza e dell'attenzione agli "ultimi". Merita di ricordare don Tonino Bello, che più di 20 anni fa scrisse la "Lettera al fratello marocchino": «Perdonaci se non abbiamo saputo levare coraggiosamente la voce per forzare la mano dei nostri legislatori. Perdonaci, fratello marocchino, se noi cristiani non ti diamo neppure l’ospitalità della soglia».
Papa Francesco ha deciso di andare, lui per primo, sulla soglia. (fonte: Famiglia Cristiana)

Visita la pagina della Santa Sede con possibilità di seguire le trasmissioni video in diretta dal CTV:

Fervono gli ultimi preparativi per l’arrivo di Papa Francesco a Lampedusa. Illuminata da un caldo sole estivo l’isola siciliana vive da sempre la contraddizione della sua bellezza e delle tragedie che si consumano a poche miglia dalle coste. Porta d’Europa e di speranza, approdo per chi fugge da guerre o persecuzioni, è meta mai raggiunta da molti: 20mila secondo gli ultimi dati hanno trovato sepoltura in queste acque. Il centinaio di migranti, attualmente sull’isola, aspettano l’arrivo del Papa: c’è curiosità, speranza e tanta gratitudine...
Il successore di Pietro viene per pregare, rinnovare nella fede, per scuotere le coscienze dell’Italia, dell’Europa, del mondo intero. Gli isolani questa sera, alle 21.00, si ritroveranno nella parrocchia di San Gerlando per accompagnare il Papa con la preghiera. Sobrio ma densissimo il programma di domani del Santo Padre...

Aspettando Papa Francesco...


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