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mercoledì 10 luglio 2013

Il Papa a Lampedusa - cronaca di un evento di portata storica - terza parte

Alle 11.27 il saluto al Papa dell'Arcivescovo di Agrigento mons. Francesco Montenegro.
“L’anima mia magnifica il Signore e il mio Spirito esulta in Dio mio Salvatore”. Amatissimo Padre, affido alle parole della Vergine il mio e nostro sentimento di gioia per il dono della Sua presenza in mezzo a noi e, attraverso il mio saluto, Le porto l’abbraccio e l’affetto di tutte le sorelle e i fratelli di Lampedusa e Linosa e di tutta la diocesi di Agrigento. Benvenuto in mezzo a noi! Sentiamo che oggi, attraverso la Sua persona, è il “Signore a visitare il Suo popolo”.
Leggi il testo integrale dell'intervento di mons. Montenegro: Lampedusa: uno scoglio e un faro acceso per la Chiesa, l'Italia, l'Europa


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Al termine della Messa Papa Francesco rivolge alla Madonna la bella preghiera Maria, stella del mare

O Maria, stella del mare,
ancora una volta ricorriamo a te,
per trovare rifugio e serenità,
per implorare protezione e soccorso.

Madre di Dio e Madre nostra,
volgi il tuo sguardo dolcissimo
su tutti coloro che ogni giorno affrontano i pericoli del mare
per garantire alle proprie famiglie il sostentamento necessario alla vita,
per tutelare il rispetto del creato, per servire la pace tra i popoli.

Protettrice dei migranti e degli itineranti,
assisti con cura materna gli uomini, le donne e i bambini
costretti a fuggire dalle loro terre in cerca di avvenire e di speranza.
L’incontro con noi e con i nostri popoli 
non si trasformi in sorgente di nuove e più pesanti schiavitù e umiliazioni.

Madre di misericordia, 
implora perdono per noi che, 
resi ciechi dall’egoismo, ripiegati sui nostri interessi
e prigionieri delle nostre paure,
siamo distratti nei confronti delle necessità e delle sofferenze dei fratelli.

Rifugio dei peccatori,
ottieni la conversione del cuore 
di quanti generano guerra, odio e povertà,
sfruttano i fratelli e le loro fragilità, 
fanno indegno commercio della vita umana.

Modello di carità,
benedici gli uomini e le donne di buona volontà,
che accolgono e servono coloro che approdano su questa terra:
l’amore ricevuto e donato sia seme di nuovi legami fraterni
e aurora di un mondo di pace.

Amen.

«Lampedusa sia faro per tutto il mondo, perché abbia il coraggio di accogliere quelli che cercano una vita migliore». Lo ha chiesto il Papa al termine della messa, ringraziando i lampedusani sia per «l'accoglienza» che per la «tenerezza» verso gli immigrati. Ultimi momenti di papa Francesco a Lampedusa
Prima di far rientro in Vaticano. Il Papa, terminata la messa al campo sportivo ''Arena'' in localita' Salina, accompagnato dall'arcivescovo di Agrigento monsignor Francesco Montenegro, si è diretto nella parrocchia di San Gerlando, nel centro di Lampedusa, per una breve sosta. Ad accoglierlo il parroco don Stefano Nastasi che lo stesso pontefice ha lodato pubblicamente, al termine della celebrazione eucaristica, per il suo lavoro in favore dei migranti.
Un nuovo ringraziamento a Lampedusa per l'accoglienza che dimostra da anni verso i migranti è stato affidato da Papa Francesco al sindaco dell'isola Giusi Nicolini nel colloquio di commiato, alla parrocchia di San Gerlando. Dopo essersi intrattenuto con il sindaco e con il parroco, don Stefano, alle 13.15 il Papa è salito sulla campagnola per dirigersi all'aeroporto e salire sul Falcon dell'Areonautica militare che lo riporta a Roma.
Un “incredibile evento, densissimo, storico e significativo nel giro di poche ore”: così il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha definito il viaggio di Papa Francesco in un briefing con i giornalisti a conclusione della visita. “Il Papa – ha detto - era molto toccato dall’accoglienza dei lampedusani” cui ha rivolto un caloroso ringraziamento e “l’invito a continuare ad essere un esempio anche di accoglienza e di responsabilità per queste persone in difficoltà che giungono sulle loro coste, presso le loro case. Questo certamente è il messaggio fondamentale di questo viaggio”...