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domenica 19 maggio 2013

La prima Pentecoste di Papa Francesco

Piazza San Pietro
Sabato 18 maggio 2013
Veglia di Pentecoste

Per la veglia di Pentecoste Papa Francesco batte ogni record. 
Con le 200mila presenze in piazza San Pietro e via della Conciliazione è stato superato il numero di persone che avevano assistito alla cerimonia di insediamento di Bergoglio stesso, il 19 marzo scorso. Un record che era nell'aria già dalla mattina, quando già di prim'ora il flusso di fedeli in rappresentanza di quasi 150 realtà fatte di movimenti, associazioni, comunità e aggregazioni laicali italiani e stranieri era apparso subito consistente e continuo. Le stime iniziali parlavano di 120mila, al massimo 150mila persone presenti, poi però il dato della sala stampa che indica in 200mila le persone presenti in base ai dati delle forze di polizia. Per poter salutare i tanti fedeli papa Francesco è uscito a bordo della 'jeep' da Piazza San Pietro, quindi dal territorio vaticano, e ha percorso via della Conciliazione benedicendo e salutando le due ali di folla.
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Piazza San Pietro
Domenica 19 maggio 2013
Solennità di Pentecoste

S. Messa


Cari fratelli e sorelle,
in questo giorno noi contempliamo e riviviamo nella liturgia l’effusione dello Spirito Santo operata da Cristo risorto sulla sua Chiesa; un evento di grazia che ha riempito il cenacolo di Gerusalemme per espandersi nel mondo intero.
Ma che cosa avvenne in quel giorno così lontano da noi, eppure così vicino da raggiungere l’intimo del nostro cuore? San Luca ci offre la risposta nel brano degli Atti degli Apostoli che abbiamo ascoltato (2,1-11)...
Alla luce di questo brano degli Atti, vorrei riflettere su tre parole legate all’azione dello Spirito: novità, armonia, missione.
  1. La novità ci fa sempre un po’ di paura, perché ci sentiamo più sicuri se abbiamo tutto sotto controllo, se siamo noi a costruire, a programmare, a progettare la nostra vita secondo i nostri schemi, le nostre sicurezze, i nostri gusti. E questo avviene anche con Dio... Ma, in tutta la storia della salvezza, quando Dio si rivela porta novità - Dio porta sempre novità -, trasforma e chiede di fidarsi totalmente di Lui... Non è la novità per la novità, la ricerca del nuovo per superare la noia, come avviene spesso nel nostro tempo. La novità che Dio porta nella nostra vita è ciò che veramente ci realizza, ciò che ci dona la vera gioia, la vera serenità, perché Dio ci ama e vuole solo il nostro bene...
  2. Un secondo pensiero: lo Spirito Santo, apparentemente, sembra creare disordine nella Chiesa, perché porta la diversità dei carismi, dei doni; ma tutto questo invece, sotto la sua azione, è una grande ricchezza, perché lo Spirito Santo è lo Spirito di unità, che non significa uniformità, ma ricondurre il tutto all’armonia. Nella Chiesa l’armonia la fa lo Spirito Santo. Uno dei Padri della Chiesa ha un’espressione che mi piace tanto: lo Spirito Santo “ipse harmonia est”. Lui è proprio l’armonia. Solo Lui può suscitare la diversità, la pluralità, la molteplicità e, nello stesso tempo, operare l’unità... 
  3. L’ultimo punto. I teologi antichi dicevano: l’anima è una specie di barca a vela, lo Spirito Santo è il vento che soffia nella vela per farla andare avanti, gli impulsi e le spinte del vento sono i doni dello Spirito. Senza la sua spinta, senza la sua grazia, noi non andiamo avanti. Lo Spirito Santo ci fa entrare nel mistero del Dio vivente e ci salva dal pericolo di una Chiesa gnostica e di una Chiesa autoreferenziale, chiusa nel suo recinto; ci spinge ad aprire le porte per uscire, per annunciare e testimoniare la vita buona del Vangelo, per comunicare la gioia della fede, dell’incontro con Cristo. Lo Spirito Santo è l’anima della missione. Quanto avvenuto a Gerusalemme quasi duemila anni fa non è un fatto lontano da noi, è un fatto che ci raggiunge, che si fa esperienza viva in ciascuno di noi... E’ lo Spirito Paràclito, il «Consolatore», che dà il coraggio di percorrere le strade del mondo portando il Vangelo! Lo Spirito Santo ci fa vedere l’orizzonte e ci spinge fino alle periferie esistenziali per annunciare la vita di Gesù Cristo...
La liturgia di oggi è una grande preghiera che la Chiesa con Gesù eleva al Padre, perché rinnovi l’effusione dello Spirito Santo. Ciascuno di noi, ogni gruppo, ogni movimento, nell’armonia della Chiesa, si rivolga al Padre per chiedere questo dono. Anche oggi, come al suo nascere, insieme con Maria la Chiesa invoca: «Veni Sancte Spiritus! - Vieni, Spirito Santo, riempi i cuori dei tuoi fedeli e accendi in essi il fuoco del tuo amore!». Amen.
Regina Coeli
Cari fratelli e sorelle,
sta per concludersi questa festa della fede, iniziata ieri con la Veglia e culminata stamani nell’Eucaristia. Una rinnovata Pentecoste che ha trasformato Piazza San Pietro in un Cenacolo a cielo aperto. Abbiamo rivissuto l’esperienza della Chiesa nascente, concorde in preghiera con Maria, la Madre di Gesù (cfr At 1,14). Anche noi, nella varietà dei carismi, abbiamo sperimentato la bellezza dell’unità, di essere una cosa sola. E questo è opera dello Spirito Santo, che crea sempre nuovamente l’unità nella Chiesa.

“Una rinnovata Pentecoste che ha trasformato Piazza San Pietro in un Cenacolo a cielo aperto”: con queste parole Papa Francesco ha commentato al Regina Coeli quella che ha definito la “festa della fede”, iniziata ieri con la Veglia e culminata stamani nell’Eucaristia. 


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Tweet del Papa:
Lo Spirito Santo trasforma e rinnova, crea armonia e unità, dona coraggio e gioia per la missione.