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martedì 4 dicembre 2012

OREUNDICI - IL QUADERNO DI DICEMBRE 2012: LA BRACE SOTTO LA CENERE - "IL CRISTIANESIMO E' SEMPLICE l'uomo veramente vivente è la gloria di Dio" di Arturo Paoli e L'EDITORIALE di Mario De Maio


IL QUADERNO DI DICEMBRE 2012 
LA BRACE SOTTO LA CENERE


L'EDITORIALE 
di Mario De Maio

Il sorriso segreto dell'essere è il titolo suggestivo di un libro scritto da Mauro Bergonzi (Oscar Mondadori) che potrebbe riassume i contenuti di questo quaderno, nel quale riportiamo la maggior parte dei temi del nostro ultimo convegno, svoltosi a Roma nei primi giorni di novembre. Abbiamo parlato del “fuoco”, che è la ricchezza della vita che porta in sé ogni essere umano, e della tanta “cenere” che lo copre e lo mortifica. Ci siamo chiesti come cogliere "il segreto sorriso" della vita, che con la sua vibrante presenza tenta di esprimersi in noi e in ogni essere vivente. È suggestiva l'ipotesi di una spiritualità basata sul "levare", levare la tanta cenere che copre il meraviglioso fuoco che ci è stato consegnato venendo all'esistenza. Diversamente dalle tante spiritualità religiose e laiche quasi sempre orientate a "mettere" obblighi e a insegnare tecniche, “levare” le tante inutili costruzioni, nate per difenderci, permette di scoprire le innumerevoli sfumature del vivere che ogni giorno ci sono donate. Levare tutto ciò che impedisce di godere del semplicemente vivere e vivere con semplicità.

Il sorriso del "bambinello", nel Natale ormai prossimo (con o senza il bue e l'asinello!), auguro possa segnare per ognuno e per tutti l'inizio della consapevolezza di una umanità inedita da far nascere in ogni cuore. Buon Natale!


IL CRISTIANESIMO E' SEMPLICE 
l'uomo veramente vivente è la gloria di Dio
di Arturo Paoli

Proseguiamo la pubblicazione di alcune delle omelie predicate la domenica da fratel Arturo nella comunità di San Martino in Vignale a Lucca.

Marco 10,46-52 (domenica 28 ottobre) 
... A volte sentiamo la stanchezza, il pessimismo pensando che Gesù dopo tanti secoli non sia intervenuto nella nostra storia. Non ci ha mandati a chiamare. Non ci ha guariti, non ci ha salvati. La vera domanda che dobbiamo farci è questa: che cosa vuole Gesù da noi? Noi spesso lo invochiamo ma non lo ascoltiamo come si dovrebbe. La religione non deve essere concepita come una pratica con la quale possiamo ottenere guarigioni, chiedere miracoli, raccontare a Dio le nostre volontà, riempire i nostri vuoti. Il cristianesimo è essenzialmente una religione che chiama ad una collaborazione. Signore insegnaci a collaborare con te, questa è la chiave della relazione con Gesù...

Mc 12,28-34 (domenica 4 novembre)
... Il cristianesimo è molto semplice. Qualche volta sembra complicato perché siamo noi a farlo complicato. Il cristianesimo è Dio che si offre a noi come una fontana zampillante che distribuisce l’acqua pura che inonda la terra. Dio è l’unica fonte di amore non solo per i cristiani, per gli ebrei, per i musulmani, ma anche per quelli che non credono, perché l’unica fonte della vita è l’amore. Questo amore entra in noi e mette ordine laddove trova confusione e contraddizione. Quello che mette ordine, armonia, bellezza dentro di noi è il ricevere questo amore con consapevolezza, per darlo agli altri e non per trattenerlo, legarlo, tradirlo. Solo così ci trasforma e ci dà una nuova vita...

Mc 13,24-32 (domenica 18 novembre)
L’ultima domenica dell’anno liturgico ci fa pensare alla successione del tempo: il tempo non è una realtà statica e neppure chiara fin dall’inizio. Il tempo si potrebbe definire la camminata dell’uomo, della storia, dell’umanità che non avviene nel buio assoluto, ma certamente un po’ a tastoni. La ragione è che non siamo capaci di assumere totalmente il tempo che passa, e questo è il nostro limite...


Sta sbiadendo la luce della stella,
il giorno viene strisciando da oriente e scardina la notte.
I pastori contano le pecore prima di spargerle sui pascoli.
Iosef sta sulla porta.
Ieshu, bambino mio, ti presento il mondo.
Erri De Luca