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sabato 1 dicembre 2012

Benedetto XVI incontra circensi, fieranti, artisti di strada, bande musicali e madonnari

Incontro inedito e festoso, stamani in Aula Paolo VI. Benedetto XVI ha ricevuto in udienza la gente dello spettacolo viaggiante, oltre settemila persone provenienti da tutto il mondo. Un evento, promosso dal dicastero per i Migranti e gli Itineranti, che ha dato la possibilità al Papa di rinnovare la sua vicinanza ai circensi. La Chiesa, ha detto il Papa, è pellegrina come voi e vi invita a collaborare nell’impegno della nuova evangelizzazione. Il discorso del Pontefice è stato preceduto dall’indirizzo d’omaggio del cardinale Antonio Maria Vegliò, da alcune testimonianze e da uno spettacolo di alcuni artisti presenti all’udienza.
Leggi tutto e ascolta: Il Papa alla gente del circo: la Chiesa è pellegrina come voi, conservate i vostri valori

Far capire ai lavoratori dello spettacolo viaggiante che la Chiesa non li ha abbandonati, anche se oggi sono spesso costretti a vivere in condizioni di marginalità. E’ questo uno dei motivi dell’udienza che Benedetto XVI concede, questa mattina, a circa 7 mila tra circensi, fieranti, artisti di strada, bande musicali e madonnari, provenienti da numerosi Paesi europei, ma anche dalla Russia e dagli Stati Uniti. L’udienza è il momento culminante di un pellegrinaggio cominciato ieri con una celebrazione eucaristica nella Basilica Vaticana e uno spettacolo in Piazza del Popolo. Nelle due giornate sono allestiti in Piazza San Pietro tre simboli dello spettacolo viaggiante, una giostra, un tendone da circo e un teatrino di burattini. Ma come nasce l’occasione di questa udienza? Fabio Colagrande lo ha chiesto, per Radio Vatticana, al cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i migranti e gli itineranti che lo ha organizzato

La parrocchia è "la chiesa tra le case": tra le case fisse e le case mobili; tra le case abitate stabilmen­te e le case abitate occasionalmente. Anche le piazze, le strade fanno parte della parrocchia. Nessun luogo ne è escluso, nessuna perso­na è esclusa. E se c’è una preferen­za – come ricordava il parroco don Primo Mazzolari – questa è per i poveri, i lontani.
In occasione dell’udienza straordinaria con la gente dello spettacolo viaggiante e popolare, Benedetto XVI desidera invitare i circensi, i fieranti, i luna­parchisti, i musici e gli artisti di strada a sentirsi parte della par­rocchia, delle tante parrocchie in cui per alcuni giorni risiedono per il proprio spettacolo, con il pro­prio tendone, la giostra e l’attra­zione, la campina. Le parrocchie devono costituire una sorta di 're­te' che dice come la Chiesa è in o­gni luogo, dappertutto.


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