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domenica 22 luglio 2012

Amnesty International da Lampedusa Flashmob e "SOS" rivolto all'Europa e all'Italia

A Lampedusa il 14 luglio sono arrivati in 75. Ma questa volta non si tratta di migranti, ma di attivisti e simpatizzanti di Amnesty International provenienti da 20 paesi, che fino ad oggi hanno animato ilprimo campeggio internazionale della ong. Dopo quello nazionale del luglio scorso, Amnesty ha deciso di ripetere e allargare questa esperienza diformazione, attivismo e solidarietà nella meravigliosa isola delle Pelagie con un’iniziativa che rappresenta un momento saliente dell’attivismo per la campagna dell’organizzazione in difesa dei diritti di migranti, richiedenti asilo e rifugiati in Europa, che si concentra sulle politiche di controllo dell’immigrazione alle frontiere da parte dei Paesi europei.
Lampedusa non è stata scelta a caso e non solo perché avamposto della “Fortezza Europa”. Nel 2011 questo pezzo di terra in mezzo al Mediterraneo è stato suo malgrado al centro, e vittima, di una risposta profondamente inadeguata alla crisi umanitaria in corso sulla sponda sud del Mare nostrum. Il sistema di accoglienza italiano è collassato con l’arrivo simultaneo di alcune migliaia di persone dalla Tunisia e dalla Libia (sarebbero state in tutto meno di 60.000 nell’anno), mentre Tunisia ed Egitto, alle prese con la loro “primavera araba”, si facevano carico di un numero almeno 10 volte superiore di persone in fuga dalla Libia.
“Lampedusa è così diventata il simbolo di come i paesi europei e l’Unione europea affrontano l’immigrazione in Europa - ha affermato Carlotta Sami, direttrice generale di Amnesty International Italia - ed è proprio da qui, che Amnesty International ha trasmesso in questa settimana i propri messaggi di solidarietà e di rispetto per i diritti umani di migranti, richiedenti asilo e rifugiati”, con l’obiettivo di fare dei 75 giovani attivisti gli ambasciatori internazionali di una campagna di sensibilizzazione resa ancora più numerosa dalla contemporanea presenza del Lampedusa in Festival e di altre iniziative che vedono protagoniste associazioni nazionali come l’Arci, e locali come Alternativa Giovani, Askavusa e Legambiente

Nel 2011 circa 1500 persone sono morte nel tentativo di attraversare il Mediterraneo, l’organizzazione critica l’Italia per gli accordi sottoscritti con la Libia
Uomini e donne, mano nella mano, hanno dato vita ad un“SOS” nelle acque cristalline dell’isola per chiedere salvataggio e sull'assistenza delle persone che arrivano in condizioni disperate sulle coste italiane. La grande mobilitazione di Amnesty International sull'isola di Lampedusa è cominciata ieri per chiedere all'Unione europea di concentrarsi sugli aiuti anziché rafforzare costantemente le sue frontiere nel tentativo di tenerle alla larga.

Venerdì 20 luglio, attiviste e attivisti di Amnesty International provenienti da 20 paesi europei oltre che da Australia, Israele, Marocco e Tunisia insieme ad abitanti dell'isola, hanno formato in acqua la gigantesca scritta "SOS" rivolta all'Europa e all'Italia perché modifichino le politiche europee in tema d'immigrazione.
Flashmob di Amnesty a Lampedusa - 20/07/2012

Da Lampedusa, un video messaggio in 24 lingue per il ministro degli Interni Annamaria Cancellieri "Le vite vanno salvate e non respinte verso la tortura!"
Le vite vanno salvate e non respinte verso la tortura!