Benvenuto a chiunque è alla "ricerca di senso nel quotidiano"



mercoledì 29 febbraio 2012

"La dignità universale" di Tonio Dell'Olio dossier di MOSAICO DI PACE - Febbraio

Perché un dossier sui diritti umani?
Perchè nessuno possa dire di non sapere.
Perché nessun diritto può essere barattato.


Perché i diritti umani non siano mai oggetto di baratto per gli interessi di pochi e i vantaggi economici di un gruppo più o meno grande di privilegiati. Perché nessun silenzio ci renda inconsapevoli complici della tortura, della sparizione forzata, dell’uccisione di avversari politici e oppositori, di inermi contadini o di sindacalisti rurali. Perché nessuno possa dire, alla fine, di non saperne nulla o di non essere stato informato. Perché nessuno assecondi politiche assassine dicendo che i giochi dei potenti sono molto più grandi di noi e che non possiamo farci nulla. Perché nessuno si nasconda dietro un dito...


Leggi tutto: "La dignità universale" di Tonio Dell'Olio



Lotta al crimine organizzato: "La cricca dei maghi" e il business dell'usura


Cartomanti, stregoni e sedicenti maestri dell’occulto: per molti di loro il vero business si chiama usura. Spesso agiscono come pedine del crimine organizzato. Per pagarli in tanti finiscono in mano al “cravattaio”, ma a loro ci si rivolge anche per ottenere quei prestiti che gli istituti di credito sempre più spesso negano


Così proliferano le nuove banche illegali dei ciarlatani. Solo nel Lazio 140mila cittadini sarebbero sotto usura da parte di circa 2.000 operatori dell’occulto di cui 1.700 solo a Roma.
Leggi tutto: La cricca dei maghi


Lamezia, attentato intimidatorio al Centro di assistenza ai disabili 'Dopo di noi' di don Giacomo Panizza

Un colpo di pistola di piccolo calibro è stato sparato la notte tra il 25 e il 26 febbraio contro la finestra del centro che si occupa di assistenza ai disabili 'Dopo di noi', realizzato dalla comunità di don Giacomo Panizza in uno stabile confiscato alla cosca Torcasio. Lo stesso stabile era stato oggetto di un'intimidazione la notte del 25 dicembre scorso, quando un ordigno di medio potenziale fu fatto esplodere davanti all'ingresso del centro per minori stranieri.

Di seguito riportiamo le reazioni delle associazioni e della politica appresa la notizia dell'attentato al centro per diversamente abili di don Panizza.

L’assessore regionale all'Urbanistica Piero Aiello, nell’esprimere solidarietà a don Giacomo Panizza, per l’atto intimidatorio rivolto al centro d’accoglienza per orfani immigrati con sede a Lamezia Terme, parla di “azione indegna”. “Un atto – prosegue Aiello - che ci lascia sgomenti. Don Giacomo Panizza svolge, da decenni, una meritoria, competente e libera attività di assistenza alle fasce meno ambienti con progetti di alta qualità sociale e socio-assistenziale. Ma, ancora una volta, la mal'erba criminale sceglie il vile attentato per cercare di imporre la propria supremazia. A Don Giacomo piena solidarietà e l'invito ad andare avanti (anche se conoscendolo sappiamo già come la pensa...)”.


«Mercoledì dovrà essere la manifestazione della Calabria. Chi sarà in piazza sarà contro la ndrangheta ed è solo con la nostra presenza che può sconfiggersi questo male che attanaglia non solo una regione ma intere comunità. Il nostro continuare ad esserci, nonostante tutto e tutti, è la forza che ci proviene da tanta gente che vuole il riscatto e vuole, con tutta se stessa, riuscire a farcela». Questo il messaggio affidato ad Articolo21 da don Giacomo Panizza presidente di Progetto Sud, la comunità che si occupa di assistenza ai disabili nella cittadina di Lamezia Terme, dopo che la scorsa notte è stato oggetto di un nuovo atto intimidatorio.


La partecipazione al programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano di Don Giacomo Panizza della Comunità Progetto Sud di Lamezia Terme.






martedì 28 febbraio 2012

Altro che Ici, il problema della Chiesa è trovare preti

Altro che Ici, il vero problema della Chiesa è il calo delle vocazioni. I sacerdoti cattolici nel mondo sono 410 mila. Ma le vocazioni calano in Europa, mentre crescono sopratutto in Asia e Africa. E in Italia? Negli ultimi dieci anni, dal 2000 al 2009, la Chiesa cattolica ha dovuto fare a meno di circa 8 mila preti, fra decessi ed abbandoni, mentre ne sono stati ordinati quattro mila 500.

Sono secolarismo e relativismo, per la Chiesa, le due cause principali del calo nelle vocazioni. Un fenomeno di cui si legge da anni, oggetto di discussioni e convegni, ma i numeri continuano ad essere in diminuzione. A ben vedere però, la flessione di nuovi aspiranti preti non è un fenomeno omogeneo: non in tutti i paesi del mondo la Chiesa soffre il problema allo stesso modo. La crisi delle vocazioni si manifesta soprattutto in Occidente, al contrario, nei paesi latino-americani e in Africa il trend di nuovi ordinati è positivo e ciò consente alla Chiesa di tracciare un bilancio mondiale complessivamente non negativo.



"Le Frontiere dello Spirito" puntata del 26 febbraio 2012

Domenica 26 febbraio 2012, "Le Frontiere dello Spirito", il programma di cultura e attualità religiosa, curato e condotto dal Cardinale Gianfranco Ravasi, insigne biblista, e dalla giornalista Maria Cecilia Sangiorgi.

Nella prima parte della trasmissione, il cardinale Ravasi dopo una premessa sul tempo liturgico della Quaresima, soffermandosi sul significato del termine Ascesi, che richiama l'esercizio ... commenta quindi con la consueta competenza e autorevolezza la prima lettura (Gn 9,1-8-15) e il brano del salmo (24/25,4-9) proclamati nella celebrazione della domenica. 
L'arcobaleno simbolicamente altro non è che l'arco da guerra di Dio col quale Egli giudica i perversi, i malvagi... e che viene deposto nel cielo...

Nella seconda parte del programma "I volti e le storie", curata da Maria Cecilia Sangiorgi, il servizio "Misericordia passione che trasforma il mondo".
La Pietà di Michelangelo è forse è una delle immagini più intense e struggenti della misericordia che è proprio il tema scelto quest'anno per il ciclo della quaresima, anche perché la misericordia è al centro del messaggio di Benedetto XVI: "Non potete non essere misericordiosi" 
Un percorso proposto attraverso storie. volti e racconti per capire cos'è la misericordia oggi, chi sono i misericordiosi...
Il biblista don Flavio Dalla Vecchia chiarisce bene il significato profondo del termine misericordia anche attraverso la sua etimologia.
Ernesto Olivero, fondatore del Serming e dell'arsenale della Pace di Torino, ha fatto della misericordia una scelta di vita...




Lettera aperta alla Chiesa italiana

Vorremmo una Chiesa che ripensasse la propria struttura gerarchica e i propri rapporti con la società, che rinunciasse a privilegi e potere, che considerasse i credenti non come gregge da guidare, ma come Popolo di Dio che partecipa e cammina in autonomia e libertà. Sono alcune delle «inquietudini» e dei desideri manifestati nella Lettera aperta alla Chiesa italiana di 7 preti, religiosi e religiose – don Alessandro Santoro, prete della Comunità delle Piagge (Fi), la teologa domenicana Antonietta Potente, il frate servita Benito Fusco, don Pasquale Gentili, parroco di Sorrivoli (Ce), don Pier Luigi Di Piazza, del Centro Balducci di Zugliano (Ud), don Paolo Tofani, parroco di Agliana (Pt) e don Andrea Bigalli, parroco di S. Andrea in Percussina (Fi) – che già nello scorso gennaio indirizzarono una lettera aperta ai teologi e alle teologhe italiani, invitandoli ad un incontro pubblico alla Comunità delle Piagge per confrontarsi e discutere di come poter riavvicinare la teologia al mondo e alla storia (v. Adista Notizie nn. 1 e 2/12 ).
Con questa nuova lettera aperta, è la quarta volta in due mesi – oltre alla lettera ai teologi, c’è stata la Lettera di Natale dei preti del Triveneto (v. Adista Notizie n. 1/12) e la lettera ai delegati che parteciperanno al secondo Convegno ecclesiale delle Chiese del nord-est scritta da alcuni preti e laici di Treviso e Vicenza (v. Adista Segni Nuovi n. 1/12) – che gruppi di cattolici, sia laici che religiosi, prendono la parola per manifestare il loro disagio nei confronti dell’istituzione ecclesiastica e il loro desiderio per una Chiesa altra: povera, collegiale, inclusiva, in una parola, evangelica.
Pubblichiamo di seguito la Lettera aperta alla Chiesa italiana, che è stata sottoscritta da oltre 250 fra laici, preti, religiosi e religiose di tutta Italia e che può essere ancora firmata scrivendo a appellochiesa@gmail.com (Fonte: Adista Notizie n. 8/12)

Leggi il testo integrale della Lettera aperta alla Chiesa italiana (pdf)


lunedì 27 febbraio 2012

Conferenze di Quaresima a Parigi nella Cattedrale di Notre-Dame: cardinale mons. Angelo Scola “Etica cristiana e vita in società”

“Etica cristiana e vita in società”, è il titolo della relazione inaugurale svolta ieri pomeriggio (ndr. domenica 26 febbraio) dal cardinale mons. Angelo Scola, nell'ambito del ciclo di Conferenze di Quaresima, organizzate a Parigi nella Cattedrale di Notre-Dame. 
Le “Conferenze di Quaresima” sono una tradizione che si ripete a Parigi dal 1835. È un percorso che accompagna la vita diocesana ed entra nel dibattito sociale e politico. A partire da prospettive diverse, approfondiscono il nesso tra la fede cristiana e le sfide poste dalla contemporaneità. Il ciclo di conferenze quest’anno ha come tema: “La solidarietà, esigenza etica e speranza spirituale?” 
Dopo l’introduzione dell’arcivescovo di Parigi André Vingt-Trois, ha preso la parola il cardinale Scola, sgombrando subito il campo dagli “equivoci della solidarietà”: “la solidarietà come appello retorico, puramente sentimentale, a ‘fare del bene’; e “la solidarietà come maquillage del capitalismo, cioè come ‘etichetta’ per sdoganare con l’inganno un modello economico non raramente predatorio, magari sotto forma di ‘aiuti umanitari’ in cambio di ricchezza”. “In entrambi i casi come è facile capire, - ha sottolineato l’arcivescovo di Milano - non è in gioco nessuna ‘esigenza etica’, né tantomeno una ‘speranza spirituale’. È chiaro dunque – ha aggiunto il porporato - che la ‘maniera di dare’ fa davvero la differenza: un conto è dare perché si riconosce una interdipendenza ineludibile e perciò una corresponsabilità in relazione a un bene comune da condividere; un conto è dare perché si ha a cuore solo se stessi”. Allora “perché abbia senso parlare di solidarietà, occorre – ha spiegato il cardinale Scola - riconoscere un bene comune sociale, che è innanzitutto il bene dell’essere insieme (in comune). Di tale bene comune, la solidarietà esprime appunto la compartecipazione nei beni e nei pesi sociali; d’altra parte, - ha continuato il porporato - se vogliamo godere di questo bene comune in un modo non lesivo della dignità umana, non possiamo mortificare (paternalisticamente) l’agire degli attori sociali: la sussidiarietà serve proprio a questo scopo, cioè esprime l’iniziativa (singola o collettiva), altrettanto fondamentale e non riducibile al tutto sociale stesso”. Il cardinale Scola ha poi sviluppato la sua riflessione sull’etica cristiana in rapporto alla secolarizzazione, alla nuova laicità, al mondo globalizzato.
Dopo l’intervento ha risposto alle domande dei presenti.

Leggi il testo integrale (in italiano) “Etica cristiana e vita in società”

Dialogo con i presenti, in lingua francese, del cardinale Angelo Scola dopo la relazione sul tema «Ethique chrétienne et vie en société»
Ascolta l’audio dell’intervento dell’Arcivescovo: 

Guarda il video

Omelia di P. Alberto Neglia

Omelia di P. Alberto Neglia
della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)
I domenica di Quaresima - anno B - 26.2.2012

Abbiamo iniziato il periodo liturgico quaresimale... è un periodo di grazia, un periodo in cui il Signore ancora ci ricorda che ci viene a visitare, che ci viene a guardare e viene a stare in mezzo a noi, anche i brani biblici che abbiamo ascoltato mettono in evidenza quest'aspetto...

ASCOLTA


AVVISO: in caso di mancato funzionamento del riquadro cliccare qui


"Le feste patronali siano fedeli al Vangelo e all'uomo" di mons. Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento

Carissimi,
in occasione della Quaresima sento il bisogno di condividere con Voi alcune riflessioni che mi stanno particolarmente a cuore. Come Vescovo desidero che la nostra diocesi sia una comunità profetica che annunci con gioia la Parola (e le indicazioni del piano pastorale ci stanno spingendo ad acquisire questo nuovo stile) e la testimoni in tutte le sue azioni. Vi chiedo, pertanto, di accogliere questo scritto con amorevolezza e simpatia: non contiene divieti o limitazioni ma indicazioni che potrebbero aiutarci a crescere nella fede e nella santità.
Ho deciso di scrivere in occasione della Quaresima perché è il tempo forte che la liturgia ci fa vivere in costante ascolto della Parola e in sincera conversione per una adeguata preparazione all'incontro con il Risorto. Ritengo che dobbiamo valorizzare la grazia di questo tempo liturgico facendo in modo che la nostra vita sia sempre più modellata su quella di Cristo che, a partire dal battesimo, abita in noi; la Sua presenza ci spinge a far morire in noi l’uomo vecchio e a camminare in una vita nuova, preannuncio e anticipo della risurrezione.
La riflessione che vi propongo riguarda lo svolgimento delle feste patronali nelle nostre comunità parrocchiali...
Leggi tutto: mons.Montenegro: "Le feste patronali siano fedeli al Vangelo e all'uomo"


domenica 26 febbraio 2012

Lectio del Vangelo della domenica a cura di fr. Egidio Palumbo

Lectio del Vangelo della domenica
a cura di fr. Egidio Palumbo
della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)
I domenica Quaresima/B - 26.02.2012

Inizia il tempo di Quaresima, tempo di grazia per la nostra conversione e per il rinnovamento pasquale della nostra vita. Se in questo tempo ci dedichiamo con più decisione all'ascolto della Parola del Signore e alla sequela del Signore Crocifisso Risorto, comprenderemo ciò che è essenziale e ciò che è superfluo. Già il “Mercoledì delle Ceneri”, inizio dei quaranta giorni della Quaresima, ci veniva detto l’essenziale per la vita cristiana: curare senza apparenze e ipocrisie la relazione filiale con Dio (la preghiera, in tutte le sue forme), la relazione con gli altri e in particolare l’attenzione solidale verso i poveri (l’elemosina), il rapporto equilibrato con le cose (il digiuno). Ora, con le Domeniche che verranno, l’itinerario quaresimale di quest’anno (ciclo B) concentrerà il nostro sguardo di fede su Cristo Gesù, l’Uomo Nuovo....
 


Prigionieri del silenzio? Parlate con il cuore Il confronto con se stessi rende più autentici - la risposta del cardinale Martini

Eminenza, il Parkinson l'ha privata della voce, mezzo grazie al quale noi tutti ci riconosciamo. Il silenzio molte volte spaventa. Ora che è spinto ad ascoltare la sua «voce interiore», ha intrapreso una sorta di «nuovo viaggio» nel quale trova emozioni, sensazioni o certezze che prima non riusciva a cogliere?...

Ho sempre pensato che parlare con i giovani è più fruttuoso che parlare dei giovani. Queste lettere me ne danno l'occasione e vi ringrazio per la vostra sensibilità umana e spirituale. In verità voi mi cogliete nel mezzo di un processo che penso sarà ancora un po' lungo. Mi trovo in una condizione che non è ancora di totale afonia. Grazie all'aiuto di terapisti e con l'ausilio di mezzi tecnologici posso ancora comunicare, seppur con molta fatica. Non riesco quindi a descrivere bene ciò che sto vivendo, se un chiudersi della comunicazione verbale o lo sforzo di parlare ancora malgrado tutto. Non ho paura del silenzio. Mi vado chiedendo tuttavia cosa voglia dirmi il Signore con questa crescente difficoltà che da un lato sto combattendo, dall'altro sto accettando...



Preghiera dei Fedeli - Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME) - I domenica di Quaresima anno B


Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)






Preghiera dei Fedeli
I Domenica di Quaresima anno B
26 febbraio 2012

sabato 25 febbraio 2012

25 febbraio 2012: giornata nazionale di mobilitazione contro i caccia F-35

Il Ministro-Ammiraglio Giampaolo Di Paola ha deciso di confermare l’acquisto di 90 cacciabombardieri nucleari F-35: una delle più micidiali armi da guerra mai costruite. Un solo aereo costa 120 milioni di euro, secondo la stima attuale di prezzo destinata però a crescere come annunciato dal Pentagono e dalla Lockeed Martin a seguito delle varie disdette e slittamenti di ordini arrivati. In tutto l’Italia finirà per impegnare più di 10 miliardi di euro ai quali se ne dovranno aggiungere altri 20-30 per la gestione e manutenzione dei velivoli.
Che senso ha spendere tutti questi soldi mentre si costringono milioni di italiani a fare enormi sacrifici e mancano i soldi per il lavoro, la scuola, la lotta alla povertà, i servizi degli enti locali, la protezione civile, la polizia e la giustizia?
Contro questa decisione irresponsabile, la Tavola della pace, la Rete Italiana per il Disarmo e la Campagna Sbilanciamoci! promuovono una Giornata nazionale di mobilitazione contro gli F-35 che si svolgerà sabato 25 febbraio 2012 nell'ambito della campagna “Taglia le ali alle armi” lanciata dalle tre organizzazioni.
In decine di città (tra cui 
Torino, Bari, Perugia, Napoli, Milano, Roma, Novara, Trieste, Cagliari, Trento...) si raccoglieranno le firme dei cittadini contro l’acquisto degli F-35 che verranno successivamente consegnate al Parlamento dove si sta discutendo la riforma delle Forze Amate...


Vedi anche i nostri precedenti post:


Nuove iniziative del movimento ReggioNonTace

Al Presidente della Repubblica italiana
Al Presidente del Consiglio dei ministri
Al Ministro della Giustizia
Ai membri del Consiglio Superiore della Magistratura
Siamo cittadini di Reggio Calabria che, dopo la bomba alla Procura del 3 gennaio 2010, abbiamo dato vita al movimento ReggioNonTace, con lo scopo d’assumere la responsabilità di mettere la faccia, personalmente e pubblicamente, contro la prepotenza ‘ndranghetista e per contribuire al risveglio della Coscienza civile, personale e sociale...
Ora, nei giorni scorsi, abbiamo appreso con non poca preoccupazione la notizia di un vero e proprio smantellamento di buona parte di questi gruppi di lavoro: sono stati trasferiti da Reggio Calabria alcuni magistrati, è stato trasferito il capo della Squadra mobile della Questura, è stato annunciato il trasferimento del Procuratore Pignatone e s’è saputo che anche altri suoi collaboratori stanno per essere trasferiti. 
Leggi il testo integrale della Lettera aperta per trasferimento Pignatone

Il movimento ReggioNonTace comunica che in data 17 febbraio 2012 ha consegnato al Comune di Reggio Calabria le 845 firme raccolte (ben 445 in più rispetto a quelle necessarie), per richiedere un’assemblea comunale aperta con i seguenti punti all’ordine del giorno: Legalità, trasparenza e partecipazione dei cittadini nella gestione della cosa pubblica (con particolare riferimento al buco del bilancio e alle eventuali infiltrazioni della criminalità organizzata all'interno del comune).
Ai sensi dell’art. 20 dello Statuto comunale, il sindaco dovrà indire la suddetta assemblea entro il termine di 60 giorni dalla ricezione della richiesta, cioè entro il 17 aprile 2012.
Il movimento ReggioNonTace


Conferenza stampa


"B come BRACCIA..." di Giovanni Mazzillo

Alla scoperta dell’Altro. Da cercare con braccia protese, verso l’altro-da-sè, verso l’invisibile, verso il tutt’altro. 

La riflessione sulla pace fa spesso riferimento al volto. Volto come icona e come relazione. Come appello e come realtà umana primaria: da guardare, da accarezzare, da consolare. Ma anche come luogo e come strumento di intesa e d’amore. Come sorriso e come specchio dell’Invisibile. 
Il volto presuppone e richiama le mani e le braccia. Le proprie braccia e quelle dell’altro. Le proprie: in quanto braccia che si protendono al di là di se stessi, come a voler sollevare se stessi. Sono braccia protese verso il cielo e così appaiono in alcuni graffiti preistorici, in mezzo a scene di caccia e di vita ordinaria; tra animali fuggenti o feriti, su linee che forse vogliono rappresentare la superficie della terra, e in mezzo a simboli che evocano gli alberi. Eppure proprio ciò verso cui le braccia si elevano non ha alcuna visualizzazione. Quelle braccia sembra che si protendano verso l’invisibile. Appunto verso ciò che non è riproducibile nemmeno con una semplice linea o un segno alludente a una qualsiasi forma.

Leggi tutto: B come BRACCIA... di Giovanni Mazzillo (pdf)


venerdì 24 febbraio 2012

Il digiuno cristiano/2

Is 58,3a-10 
Ecco, nel giorno del vostro digiuno curate i vostri affari,
angariate tutti i vostri operai.
Ecco, voi digiunate fra litigi e alterchi
e colpendo con pugni iniqui.
Non digiunate più come fate oggi,
così da fare udire in alto il vostro chiasso.
È forse come questo il digiuno che bramo,
il giorno in cui l'uomo si mortifica?
Piegare come un giunco il proprio capo,
usare sacco e cenere per letto,
forse questo vorresti chiamare digiuno e giorno gradito al Signore?
Non è piuttosto questo il digiuno che voglio:
sciogliere le catene inique,
togliere i legami del giogo,
rimandare liberi gli oppressi
e spezzare ogni giogo?
Non consiste forse nel dividere il pane con l'affamato,
nell'introdurre in casa i miseri, senza tetto,
nel vestire uno che vedi nudo,
senza trascurare i tuoi parenti?
Allora la tua luce sorgerà come l'aurora,
la tua ferita si rimarginerà presto.
Davanti a te camminerà la tua giustizia,
la gloria del Signore ti seguirà.
Allora invocherai e il Signore ti risponderà,
implorerai aiuto ed egli dirà: «Eccomi!».
Se toglierai di mezzo a te l'oppressione,
il puntare il dito e il parlare empio,
se aprirai il tuo cuore all'affamato,
se sazierai l'afflitto di cuore,
allora brillerà fra le tenebre la tua luce,
la tua tenebra sarà come il meriggio. 

Il digiuno è l'espressione del desiderio, della speranza: è come se la fame passasse in secondo piano, quando si è in attesa dell'amato, quando si veglia nella notte. Tempo in cui c'è bisogno di riscoprire il profondo desiderio di Dio, scoprire che Lui solo può soddisfare il nostro cuore inquieto, che non troverà pace finché non avremo scoperto che è solo Dio al di sopra di tutto, e finché non avremo tutto orientato a Lui come Signore unico ed esclusivo nella nostra vita. (Bruno Forte)

Il nostro vero digiuno non sta nella sola astensione dal cibo; non vi è merito a sottrarre alimento al corpo se il cuore non rinuncia all'ingiustizia e se la lingua non si astiene dalla calunnia. (Leone Magno)

In tutta umiltà mi sforzerò di essere buono, amante del vero, onesto e puro; [?] di cercare di veder sempre del bene nel mio prossimo [?] e di essere un fratello per tutti i miei fratelli. (Gandhi)

Sforziamoci di lasciare quello che abbiamo fatto di noi stessi col peccato e di restare quello che siamo stati fatti attraverso la grazia. Ecco, chi è stato superbo, se convertendosi a Cristo è diventato umile, questo ha lasciato se stesso. Se un lussurioso s'è ridotto alla continenza, questi ha rinnegato se stesso. Se un avaro ha smesso di agognar ricchezze e lui, che rapiva l'altrui, ha imparato a donare il suo, senza dubbio questi ha lasciato se stesso. (Papa Gregorio Magno)

Anzitutto digiunate dalle liti e dalle discordie. Abbi poi due ali nel tuo intenso pregare: quello del facile perdono a chi sbaglia e quello del privarti di qualcosa per l'indigente. (S. Agostino)

Disponiamoci come ci è stato insegnato alle feste che si avvicinano: non con il volto arcigno, ma con ilarità, come si addice ai santi. Chi è abbattuto, non viene incoronato; chi piange, non ottiene il trofeo. Non essere triste mentre vieni curato. Sarebbe sciocco non rallegrarsi per la salute della propria anima, ma dolersi per la sottrazione dei cibi, mostrando così di dar più importanza ai piaceri del ventre che alla guarigione dell'anima. (Basilio il Grande)

Preghiera per il digiuno


Vedi anche il precedente post:



Italia condannata a Strasburgo per i respingimenti/2

... Una condanna importante, che però lascia senza risposta due domande fondamentali. Che fine hanno fatto i mille respinti del 2009? E che conseguenze politiche avrà la sentenza, visto che in Libia è cambiato tutto?...

Vedi anche i nostri precedenti post:

Italia condannata a Strasburgo per i respingimenti/1





Il digiuno cristiano/1

In una stagione in cui i modelli offerti soprattutto alle giovani generazioni sono quelli della vanità, del successo a ogni costo, dell’esibizione, dell’incontinenza verbale e comportamentale, i cristiani dovrebbero avere il coraggio e la franchezza di testimoniare messaggi capaci di aiutare gli uomini a percorrere cammini di liberazione e non di asservimento a idoli e miti illusori e fallaci. E la Quaresima, tempo di “esercizio” per una vita spirituale più profonda e autentica, può essere l’occasione per richiamare tutti all’etica perché il problema economico, politico e sociale che affligge l’occidente è in ampia misura di natura etica, dunque un problema di coscienze e di scelte individuali che plasmano e progettano la convivenza civile.
Leggi tutto: Ha ancora senso il digiuno? di Enzo Bianchi

Una ragionevole pratica del digiuno è da sempre raccomandata dalle religioni, dall'ascetismo morale e dalla cura della salute fisica. Intendo qui per “digiuno” una moderata, volontaria, periodica e metodica astensione dagli alimenti, soprattutto quelli più pesanti per la salute, pratica finalizzata ad un perfezionamento della vita morale sotto le tre suddette angolature: religiosa, in quanto esso rappresenta un sacrificio cultuale e quindi avvicina a Dio; morale, in quanto, mediante un saggio dominio dell’appetito del cibo, modera le passioni, rafforza la volontà e favorisce la vita intellettuale; sanitaria, in quanto evita di affaticare le funzioni digestive, snellisce e irrobustisce l’agilità del corpo, allunga la vita. 
Leggi tutto: Il digiuno cristiano non è un ramadan di Giovanni Cavalcoli

Leggi: Nota dell'Episcopato italiano Il senso cristiano del digiuno e dell'astinenza

Il digiuno che piace al Signore



Italia condannata a Strasburgo per i respingimenti/1

... La Corte ha riconosciuto l’Italia colpevole di aver violato l’articolo 4 della Convenzione europea dei diritti dell’Uomo che vieta le espulsioni collettive e l’articolo 3 sui trattamenti degradanti e la tortura, oltre al diritto effettivo per le vittime di fare ricorso presso i tribunali italiani, sancito dall'articolo 13 della stessa Convenzione. La Corte ha quindi, per la prima volta, equiparato il respingimento collettivo alla frontiera e in alto mare alle espulsioni collettive nei confronti di chi è già nel territorio.
L’Italia è stata condannata a versare un risarcimento di 15mila euro, più le spese, a ventidue delle ventiquattro vittime, in quanto due ricorsi non sono stati giudicati ammissibili...

“E’ una sentenza storica che ha una portata politica enorme, non solo nei confronti dell’Italia ma di tutto il mondo: il governo Monti non potrà non tenerne contro quando andrà a rinegoziare gli accordi migratori con la Libia”. E’ il soddisfatto commento rilasciato a E online dall'avvocato Anton Giulio Lana, uno dei legali dei migranti somali ed eritrei che hanno vinto il loro ricorso contro il governo italiano presso la Corte europea dei diritti dell’Uomo di Strasburgo sul tema dei respingimenti in alto mare. 
​La sentenza pronunciata ieri dalla Corte europea dei diritti dell’uomo nulla dice che ogni cristiano come ogni persona civile e di retta coscienza già non sappia: non si scaccia chi bussa alla tua porta senza neanche guardarlo in faccia, senza ascoltarlo, senza riconoscerlo. E questo è un po’ più vero quando la "porta" è il mare: la soglia della casa di tutti.
Leggi tutto: La regola

Sentenza storica della Corte Europea dei diritti umani di Strasburgo che condanna l'Italia all'unanimità. Nel cosiddetto caso Hirsi, che riguardava 24 persone nel 2009, è stato violato l'articolo 3 della Convenzione sui diritti umani, quello sui trattamenti degradanti e la tortura. Il nostro Paese dovrà versare un risarcimento di 15mila euro più le spese a 22 delle 24 vittime. Riccardi: "Ripensare alla nostra politica sull'immigrazione". La Cancellieri: "Sentenza va rispettata"



Reale rischio povertà per gli anziani

Per il peso della crisi e gli effetti delle manovre correttive "danno di più e ricevono di meno"
Presentata a Roma la II Indagine nazionale sulla condizione sociale degli anziani.
Peggiorano sensibilmente le condizioni sociali ed economiche degli anziani nel nostro Paese. La crisi prima, le manovre effettuate dai governi nel 2010 e 2011 poi, hanno pesato sulle fasce d'età anziane peggiorandone le condizioni di vita e facendo crescere i fenomeni di esclusione sociale. E' quanto emerge dai dati della II Indagine nazionale sulla condizione sociale degli anziani, presentata oggi a Roma dall'Auser nazionale nel corso di una Conferenza Stampa.
Leggi tutto: Anziani sempre più a rischio povertà

Meno consumi, più bollette e un piede nella povertà. Sono gli anziani in tempo di crisi, quelli che hanno sentito piombare sulle proprie spalle, dopo le ultime manovre finanziarie, un pacchetto di aumenti stimato in 3mila euro l’anno, quelli che si sono visti svanire tra le dita il 30% del potere d’acquisto delle loro pensioni.

Download documenti

giovedì 23 febbraio 2012

Omelia di P. Alberto Neglia

Omelia di P. Alberto Neglia
della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)
Mercoledì delle Ceneri - 22.2.2012

Nel mercoledì delle Ceneri diamo inizio al periodo liturgico quaresimale che ci porterà alla Santa Pasqua ... Nel periodo quaresimale dobbiamo lasciarci guardare da Dio e guardarlo, è il periodo in cui in sostanza ci dobbiamo innamorare, attraverso l'incrocio degli sguardi ci si innamora...

ASCOLTA



AVVISO: in caso di mancato funzionamento del riquadro cliccare qui


CONTINUITÀ/DISCONTINUITÀ UNA DIALETTICA COSTANTE NELLA CHIESA di Bruna Bocchini Camaiani

Si è molto discusso di continuità e rottura nella interpretazione e nella ricezione del Concilio Vaticano II. Ma usare solamente categorie così generali non è di grande utilità per comprendere la ricchezza e la complessità dei testi conciliari, che sono il frutto di discussioni di confronti ampi e di mediazioni articolate tra una maggioranza vasta, anche se articolata, e una minoranza tenace, fortemente organizzata, che poteva contare su figure importanti della curia romana. Un confronto, e talvolta uno scontro che si sono prolungati anche dopo il Concilio.

Leggi tutto:

mercoledì 22 febbraio 2012

LE MIE MANI


LE MIE MANI

Le mie mani, coperte di cenere,
segnate dal mio peccato e da fallimenti,
davanti a Te, o Signore,
io le apro,
perché diventino capaci di costruire
e perché tu ne cancelli la sporcizia.

Le mie mani, avvinghiate ai miei possessi
e alle mie idee già assodate,
davanti a Te, o Signore,
io le apro,
perché lascino andare i miei tesori…

Le mie mani,
pronte a lacerare e ferire,
davanti a Te, o Signore,
io le apro,
perché ridiventino capaci di accarezzare.

Le mie mani,
chiuse some pugni di odio e di violenza,
davanti a Te, o Signore,
io le apro,
deponi in loro la Tua tenerezza.

Le mie mani,
si separano dal loro peccato,
davanti a te, o Signore,
io le apro:
attendo il Tuo perdono.

(Charles Singer)