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lunedì 31 ottobre 2011

Omelia di P. Gregorio Battaglia

Omelia di P. Gregorio Battaglia
della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)
XXXI domenica del T. O. anno A - 30.10.2011 -


Nella seconda lettura, presa dalla prima lettera che Paolo scrive alla comunità di Tessalonica, ... Paolo fa eucarestia, ringrazia Dio perché questa comunità ha accolto la Parola che lui proclamava, non come parola sua, ma come Parola di Dio. 
Per noi la Parola di Dio non è un sistema di dottrine, ma è Gesù... Parola fatta carne, quella Parola che ci mostra come Dio ha deciso di spiegarsi, di rivelarsi a noi... e non solo di far conoscere il suo mistero, il suo progetto, ma anche di svelare a noi cosa significa vivere la nostra esistenza umana, come vivere da uomini...


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"Una storia di salvezza unica senza distinzioni di appartenenza" di Rosario Giuè (VIDEO)



"Una storia di salvezza unica
 senza distinzioni di appartenenza"
di Rosario Giuè


- FRAMMENTI DI SPIRITUALITÀ N. 12 -


Estratto della relazione "Giovanni Falcone e don Peppe Diana, costruttori per una terra nuova" di Rosario Giuè tenuta il 5 agosto 2011 (mattina) nell'ambito della SETTIMANA DI SPIRITUALITÀ - ESTATE 2011 - “IL CORAGGIO DI SPERARE OGGI” promossa dalla Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)


Anticipazione in attesa del video integrale.


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La notte di Halloween e la festa cristiana dei santi: opposizione o continuità?

Grandi zucche forate illuminate dall'interno, scheletri e cupe figure incappucciate, risate agghiaccianti e un ritornello ossessivo: dolcetto o scherzetto? Tutto questo è Halloween, una moda, una festa, una nuova consuetudine che si è imposta negli ultimi anni, grazie anche alla persuasività di cinema e televisione.
Ormai la festa di Halloween è entrata perfino nel mondo della scuola: non pochi sono gli istituti scolastici, dalla scuola primaria a quella superiore, dove gli insegnanti fanno festa insieme ai bambini, tra giochi e disegni.

Il nome Halloween è indiscutibilmente termine di origine cristiana; è parola composta da hallow, ‘santificare’, ed eve, abbreviazione di evening, ‘sera’. Halloween, insomma, deriva da All Hallow's Eve e vuol dire semplicemente ‘Sera della festa dei Santi’, ‘Vigilia della festa dei santi’.
La chiesa cattolica fa memoria, infatti, l’1 novembre di tutti i santi e la sera del 31 ottobre è appunto la vigilia della festa...

Riguardo alla festa pagana di Halloween la Chiesa attraverso le sue agenzie educative sempre più dovrebbe fare un’opera di illuminazione... 
Il filosofo e critico letterario Damien Le Guay nel suo libro “La faccia nascosta di Halloween” (edito in Italia dalla Casa editrice Salesiana Elledici), significativamente sottotitolata “Come la festa della zucca ha sconfitto tutti i Santi”, definisce Halloween come un emblema del neopaganesimo, mettendo in luce le sue distorsioni della realtà e le implicazioni negative che può avere sulla psiche dei più piccoli...

Cosa si nasconde dietro ad Halloween?
Scheletri e fantasmi, maschere mostruose e zombi insanguinati, coltelli affilati e zucche vuote, vengono esposti e venduti in questi giorni nelle vetrine delle nostre città. L’evento Halloween, o meglio il fenomeno Halloween – ma per favore non definiamolo una festa – è ormai imposto violentemente nella nostra realtà sociale. Sembra non esserci più scampo per quella che molti satanisti e stregoni considerano come la notte più importante dell’anno, il 31 ottobre. 
Leggi tutto: Halloween

Abbasso le streghe, evviva gli spiriti dei defunti!
Spunti per comprendere una festa di cui si sono dimenticate "le radici cristiane"

Nei giorni che vanno dal 31 ottobre al 2 novembre ci sono in ogni regione d'Italia antiche tradizioni, purtroppo spesso obliate, che rassomigliano a quelle di Halloween, tacciate oggi di di paganesimo e newage satanico...
Per noi cristiani è il tempo della preghiera perché le anime dei defunti trovino la pace. E' diffusa la credenza che i morti tornino a bussare alla porta dei vivi per chiedere suffragi per la loro anima nelle pene del Purgatorio. La realtà teologica viene popolarmente "messa in scena" attraverso le usanze e le tradizioni locali, in parte simili le une alle altre, in parte originali...
Leggi tutto: Halloween prima di Halloween: le tradizioni regionali italiane per la ricorrenza dei Defunti

Ogni anno, un dibattito infuria tra i cattolici e gli altri cristiani: Halloween è una festa satanica o semplicemente laica? È il caso che i bambini cattolici si travestano da fantasmi e folletti? È un bene per i bambini la celebrazione della paura? Persa nella discussione è la storia di Halloween, che, lungi dall'essere un evento religioso pagano, è in realtà una festa cristiana che ha quasi 1300 anni.

domenica 30 ottobre 2011

Preghiera dei Fedeli - Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME) - XXXI domenica del Tempo Ordinario anno A



Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)



Preghiera dei Fedeli
XXXI domenica del Tempo Ordinario anno A
30 ottobre 2011

Caro settemiliardesimo uomo...


Lettera a un bambino che sta per nascere e portare il nostro pianeta a 7 miliardi di abitanti. 
Le risorse e le ingiustizie: non tutti "pesiamo" allo stesso modo sulla Terra.

Caro settemiliardesimo uomo, 
il 31 ottobre è il tuo giorno. Anche se non sappiamo come ti chiami, ci dicono che con te la popolazione mondiale ha raggiunto quota 7 miliardi. Ogni ora siamo 10.000 in più. Quando sono nato io, nel 1974, eravamo 4 miliardi sulla Terra e le Nazioni Unite convocavano la Prima Conferenza mondiale sulla popolazione a Bucarest. Oggi siamo dunque quasi raddoppiati. È probabile che tu sia nato nella regione dell’Asia/Pacifico, una delle aree del mondo in cui il tasso di crescita demografica è più elevato. E dove la popolazione è più giovane.


Riuscire a far ridere aiutando a capire...
Giobbe Covatta - bimbo bianco e bimbo nero -



sabato 29 ottobre 2011

Lectio del Vangelo della domenica a cura di fr. Egidio Palumbo

Lectio del Vangelo della domenica
a cura di fr. Egidio Palumbo
della Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)
XXXI domenica T.O./A - 30.10.2011

Nel vangelo di questa domenica (Mt 23,1-12) uno degli ultimi insegnamenti che Gesù pronuncia nel Tempio rivolto alla folla e ai discepoli (Mt 23,1) e che riguardano principalmente il comportamento di certi farisei e scribi (= coloro che studiano e insegnano la S. Scrittura). Il fatto che sia rivolto alla folla e ai discepoli, vuol dire che questi insegnamenti riguardano coloro che stanno seguendo Gesù e, nella prospettiva dell’evangelista Matteo, riguardano in prima persona i cristiani impegnati e i pastori della Chiesa. È come se Gesù dicesse: il comportamento di certi farisei e di certi scribi è diffuso anche tra i cristiani, specialmente tra quelli più impegnati (oggi diremmo: tra gli animatori pastorali, tra coloro che appartengono a movimenti e aggregazioni ecclesiali, tra gli studenti di teologia, tra i teologi, i monaci, i frati, le suore… ) e tra i pastori delle comunità. Con questi atteggiamenti non si costruisce il tempio del Signore, che è la nostra esistenza cristiana (ancor prima delle chiede-edificio).

MONTEFANO - 16 ottobre 2011 - Vito Mancuso presenta il suo ultimo libro “IO E DIO Una guida dei perplessi” e “VERSETTI PERICOLOSI Neppure io ti condanno” di Alberto Maggi

MONTEFANO - 16 ottobre 2011

Duplice presentazione dell'ultimo libro di Vito Mancuso
“IO E DIO
Una guida dei perplessi”
e del libro di Alberto Maggi
“VERSETTI PERICOLOSI
Neppure io ti condanno”

Così Padre Alberto Maggi ha commentato alla fine dell’incontro: “La chiesa era piena come la notte di Natale… e quel che stupiva era il profondo silenzio con il quale i tanti partecipanti hanno ascoltato Vito Mancuso. Veramente un regalo per tutti!”...
Nel breve scambio di opinioni fra Vito Mancuso e Alberto Maggi, in piena sintonia per quanto riguarda il rapporto dell’uomo con un Dio che è in funzione dell’umanità intera e non viceversa, è emersa una diversità utile al dibattito religioso...
Leggi tutto: Grande successo a Montefano per il dibattito sulla Fede ed il ruolo del cristiano

-scarica l'audio dell'incontro

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"Per una riforma del sistema finanziario e monetario internazionale nella prospettiva di un’autorità pubblica a competenza universale" - Il Pontificio Consiglio per la Cultura cerca di umanizzare l'economia

Il Pontificio Consiglio per la Cultura cerca di umanizzare l'economia

Due cardinali, trentadue Vescovi, venti superiori Generali di differenti Congregazioni Religiose, più di mille studenti di teologia si sono riuniti a Bangalore in India per discutere di Gratuità per l’economia di mercato.

Presentato presso la Sala Stampa della Santa Sede il documento del Pontificio Consiglio per una riforma del sistema finanziario e monetario internazionale nella prospettiva di un’autorità pubblica a competenza universale.

... La Chiesa dei principi non negoziabili da piccolo cabotaggio politico che tanto hanno nuociuto all’Italia in tutti questi anni, sembra avere finalmente un sussulto universale e ritrovare le parole per riappropriarsi di ciò che è suo: la difesa della giustizia, dell’uomo integrale, dei popoli. E ora sfida Mammona. …

Non c’è alternativa. Per la Santa Sede «la costituzione di un’Autorità pubblica mondiale, al servizio del bene comune» è oggi, nel pieno di una crisi di cui non si vede la fine, «l’unico orizzonte compatibile con le nuove realtà del nostro tempo». Nasce da qui la nota del pontificio consiglio Giustizia e Pace

Il «liberismo economico senza regole e senza controlli»: è questa la causa principale della crisi economica che ha investito il mondo e di cui i più deboli - sia Stati che persone - stanno pagando le conseguenze più pesanti. La soluzione: la creazione di «un'autorità pubblica a competenza universale» che abbia come fine il «bene comune». È l'analisi e la proposta della Santa sede in vista del prossimo G20 del 3-4 novembre a Cannes

Istituire una nuova Autorità finanziaria mondiale super partes che “regoli il flusso e il sistema degli scambi monetari”; prevedere “la tassazione delle transazioni finanziarie, mediante aliquote eque”; ricapitalizzare le banche “anche con fondi pubblici”, per sostenere l’economia reale, vincolando gli aiuti al comportamento virtuoso e magari creando un fondo che sostenga i Paesi in tempi di crisi.

Il mondo della finanza non può schiacciare i bisogni dell’umanità e ciò che mostra di non essere legittimato o rappresentativo di tutti i popoli deve poter essere riformato. Sono alcuni dei punti principali della Nota “Per una riforma del sistema finanziario e monetario internazionale nella prospettiva di un’autorità pubblica a competenza universale” , presentata ieri con una conferenza stampa dal Pontificio Consiglio per la Giustizia e la Pace.

Leggi il testo integrale il documento Per una riforma del sistema finanziario e monetario internazionale nella prospettiva di un’autorità pubblica a competenza universale (pdf)


venerdì 28 ottobre 2011

Papa Giovanni XXIII patrono dell'Esercito? “Alienum est a ratione”

“Alienum est a ratione”. Cioè una cosa che non si può nemmeno pensare, che non c’entra nulla con la ragione. In pratica, una cosa "fuori di testa". E’ tale la definizione che Papa Giovanni XXIII fa della guerra nella sua Lettera Enciclica "Pacem in terris" del 1963. Una pagina meditata, tra le ultime del suo Pontificato, che costituisce ancora oggi una riflessione ed un manifesto forte e concreto sul tema della Pace e della sua costruzione. Che tanto si deve allontanare dalle vie della guerra.
E cosa ti pensano invece all’Ordinariato Militare per l’Italia? Di celebrare una Messa (officiata il 24 ottobre 2011 in Santa Maria in Aracoeli) per promuovere la devozione quale santo patrono dell’Esercito. Non si potevano scegliere i santi guerrieri dell’antichità, o qualche bellicosa figura più vicino ai nostri tempi? E’ stato necessario andare a scomodare il "Papa buono", che mai si penserebbe legato ad armi, divise, gradi e mostrine.

Leggi tutto:
Papa Giovanni XXIII patrono dell'Esercito?


Ricordo di don Enzo Mazzi

Da don Milani alla Comunità dell’Isolotto a Firenze, l’itinerario di una vita segnata da grandi ideali e rotture. 
E’ morto don Enzo Mazzi… Aveva 84 anni. Un nome e una storia complessa. Prete fiorentino parroco all’Isolotto, un quartiere fiorentino dove la vita non è mai stata facile per operai e casalinghe, famiglie modeste, e dove ha sempre spirato come un vento capriccioso lo spirito vivace come l’aria di Firenze nei secoli…

Le testimonianze di:
  • Giovanni Franzoni (audio)

  • don Franco Barbero (audio)

... Eppure ora, dopo la sua morte, continuiamo a vivere. Ma in che modo? Per quanto mi riguarda, mi guardo attorno e mi sento sola e vuota. Tanto mi ha dato Enzo. Nella sua valigia, andandosene per sempre, ha portato via una fetta della mia vita: quarant’anni che lo hanno visto mio Maestro prediletto, specchio di saperi e di ideali...
Così don Enzo Mazzi se n'è andato. Il ricordo pubblicato da «Brescia oggi» mi ha riaperto la memoria su uno dei momenti più emozionanti della vita, alla fine degli anni 60. Eravamo Compagnia della Loggetta, nella primavera del 60, quando dopo la morte di don Milani - avvenuta a un tiro di schioppo dall'Isolotto, il quartiere dove era parroco don Enzo - ci eravamo buttati nell'impresa, teatrale naturalmente, di diffondere le idee del Priore con un testo elaborato dalla Mezzadri e intitolato «L'obbedienza non è più una virtù»...
Caro Enzo,
l’improvvisa notizia della tua morte personalmente mi addolora, ma al tempo stesso mi spinge a rivolgerti apertamente un saluto di pace piena, ora che hai lasciato questo campo di battaglia e stai ricevendo il premio delle tue fatiche e della tua sollecitudine per le chiese, non sempre compresa e fonte di prove...

Il sessantotto all'Isolotto (Firenze) - don Enzo Mazzi

Guarda la pagina delle Comunità di Base:

Guarda anche il nostro precedente post:

L'eresia come valore - don Enzo Mazzi



La fatica della carità - Interviste a Gianni Gennari e a Don Virgilio Cormegna (VIDEO)


La fatica della carità     

Video interviste realizzate in occasione dell'incontro "La fatica della Carità" tenuto a Roma presso l' Università Lateranense promosso dalla Caritas di Roma.                                       

Intervista a GIANNI GENNARI, giornalista di Avvenire



Intervista a don VIRGINIO COLMEGNA,
Presidente Casa della carità di Milano





giovedì 27 ottobre 2011

Assisi 27 ottobre 1986/2011 “Pellegrini della verità, pellegrini della pace” / 7

Cari fratelli e sorelle,
distinti Capi e rappresentanti delle Chiese e Comunità ecclesiali e delle religioni del mondo, 
cari amici, sono passati venticinque anni da quando il beato Papa Giovanni Paolo II invitò per la prima volta rappresentanti delle religioni del mondo ad Assisi per una preghiera per la pace. Che cosa è avvenuto da allora? A che punto è oggi la causa della pace?...

Leggi il testo integrale dell'intervento di Benedetto XVI

Guarda il video


Guarda:
il video della mattinata ad Assisi
il video del pomeriggio


X Giornata del dialogo cristiano islamico

Dieci anni fa, subito dopo la tragedia dell’11 settembre, lanciammo un appello per la creazione di una “Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico”. Era il 4 novembre 2001. Volevamo impedire che il terrorismo da una parte e la risposta militare dell’amministrazione americana dall'altra ostacolassero pericolosamente l’itinerario del dialogo che, all'interno di quello più ampio tra tutte le grandi tradizioni religiose ( una novità storica ed una vera benedizione, maturata progressivamente nella seconda metà del XX secolo anche sulla base di importanti esperienze dei secoli precedenti in tante parti del mondo), era in corso con i musulmani la cui religione, largamente diffusa nel mondo, “si fonda sui valori della pace, della giustizia e della convivenza civile”.

Cari amici e amiche, fratelli e sorelle,
il 27 ottobre 2011 celebreremo la decima Giornata ecumenica del dialogo cristianoislamico. Dieci anni! Nell'arco un decennio si può invecchiare, diventare adulti, e un minuscolo seme – nato da un’idea poco originale e all'apparenza persino velleitaria di alcuni amici preoccupati – può diventare un albero vero e proprio, se non decisamente rigoglioso (mai montarsi la testa!), almeno capace di produrre frutti. Talvolta addirittura sorprendenti.
E’ quello che è successo, come voi sapete bene, senza alcun merito nostro, alla nostra Giornata ecumenica del dialogo fra cristiani e musulmani, sorta all'indomani dell’11 settembre 2011: che ha attraversato tutti questi anni, lunghissimi e brevissimi, fatti di incontri, abbracci, speranze, delusioni, illusioni, arrabbiature, e di parecchio altro. Anni, ce lo siamo detti a più riprese, di scontro di civiltà, di paure e chiusure identitarie.


Riflessione sul rapporto tra Chiesa, società e politica oggi - "Il coraggio della speranza- Il ruolo dei fedeli laici nella vita pubblica" di p. Bartolomeo Sorge sj

Riflessione sul rapporto tra Chiesa,
 società e politica oggi
intervista a padre Bartolomeo Sorge sj
- RaiNews del 24.10.2011 -

Padre Bartolomeo Sorge, gesuita, teologo, politologo ed esperto di dottrina sociale della Chiesa, offre un’ampia riflessione sul rapporto tra Chiesa, società e politica cercando di ristabilire obiettivi e confini dell’attività del Vaticano. Esprime la preoccupazione per il deterioramento dell’etica della politica a cui assistiamo indicandone i pericoli per la convivenza umana, primo tra questi quello dell’individualismo. E sottolinea l’urgenza e l’imprescindibilità di un nuovo umanesimo perché, come dice: “se vogliamo costruire una casa nuova di tutti gli uomini bisogna che abbiamo un pavimento unito, una cultura politica sufficientemente omogenea intorno ai valori portanti”. In questa omogeneità indica lo sforzo che la Chiesa deve fare, perché, continua “senza una visione integrale, trascendente, diciamo pure la parola spirituale dell’uomo e della società non basterà l’economia di mercato, non basteranno le leggi o le istituzioni più moderne per realizzare un mondo pacifico e giusto”

GUARDA IL VIDEO PRIMA PARTE

GUARDA IL VIDEO SECONDA PARTE


"Il coraggio della speranza- 
Il ruolo dei fedeli laici nella vita pubblica"

Conferenza-dibattito con p. Bartolomeo Sorge sj tenuta il 25 ottobre 2011 presso il Laboratorio socio-politico "Il Prezioso Avanzo" nella Parrocchia SS. Crocifisso dei miracoli - Catania.
Breve introduzione di p. Gianni Notari sj
ASCOLTA L'AUDIO

Assisi 27 ottobre 1986/2011 “Pellegrini della verità, pellegrini della pace” / 6 - Da Assisi al mondo: basta con la guerra, sia pace!

Da Assisi al mondo: basta con la guerra, sia pace!

Tonino Bello chiamava il 27 ottobre 1986 ad Assisi “festa del Padre” che accoglie i suoi figli che lo invocano con nomi diversi. Lo “spirito di Assisi” si collega alla marcia Perugia-Assisi “per la pace e la fratellanza tra i popoli”, alla convocazione ecumenica di Kingston, a tutte le iniziative nonviolente a favore del bene comune, alla Giornata mondiale della pace del 1 gennaio 2012 (“Educare i giovani alla giustizia e alla pace”) e alla celebrazione creativa del cinquantenario dell’inizio del Concilio Vaticano II (ottobre 2012).Sii lodato, Signore della pace

Sii lodato, Signore della pace

Sii lodato, Signore della pace, per l’umanità variopinta che hai raccolto e accogli nella terra di santo Francesco dove si respira l’aria universale e pulita di una profonda spiritualità.
Sii lodato per averci regalato la visione della famiglia umana, una e plurale, raccolta in fervente preghiera e in operosa ricerca del bene.
Sii lodato per il soffio del tuo Spirito amato e amante, passione e tenerezza, presente nell'azione di ogni uomo giusto e retto e in ogni cultura orientata al bene.
Sii lodato per averci fatto gustare il sapore della pace come dono e responsabilità, pentecoste del dialogo, nuova cittadinanza umana, tavola conviviale delle differenze.
Sii lodato perché ci fai capire che solo la nonviolenza può aprire l’indignazione alla speranza e può dare alla rabbia per tante ingiustizie la fiducia operante in un cambiamento reale.
Sii lodato perché ci stai aiutando a mutare i lamenti per tante sofferenze in danza costruttiva per il disarmo delle menti, dei cuori e dei territori.
Sii lodato perché ci guidi sulla strada della pace come progetto di bene comune, educazione permanente, fede e politica, economia di giustizia, stile di vita e profezia quotidiana.
Sii lodato perché ad Assisi, monte delle Beatitudini, cogliamo il senso della vita nell'essere miti, eredi della terra, affamati di giustizia pronti al banchetto messianico, operatori di pace, tuoi figli amati.
Sii lodato perché stiamo imparando a essere tuoi figli curando la gioia di vivere come fratelli e sorelle della tua grande famiglia alla ricerca della comune felicità.
Sergio Paronetto
Pax Christi Italia

mercoledì 26 ottobre 2011

Assisi 27 ottobre 1986/2011 “Pellegrini della verità, pellegrini della pace” /5

Che cosa significa per il cristianesimo l'idea che esistano altre religioni universali o dalla potenziale destinazione universale in aree non piccole del pianeta? Sono le altre religioni vie equivalenti al cristianesimo per accedere al mistero della divinità e farne esperienza salvifica? Se sì, a che scopo un cristiano dovrebbe impegnarsi per l'annuncio del Vangelo nel mondo? Se no, quale senso ha il dialogo interreligioso e come intenderlo? La ricerca teologica cristiana, stimolata da incontri emblematici come quello di Assisi nel 1986 e quello del 27 ottobre prossimo, muove fra due estremi.
Leggi tutto: Parlare di Dio senza confusioni di mons. Bruno Forte

Parlano i missionari sul campo
A ottobre la città di Francesco torna ad accogliere i leader religiosi del mondo, 25 anni dopo l'intuizione di papa Wojtyla. Una scelta che ha provocato polemiche in casa cattolica. Ma chi vive il dialogo sulla sua pelle manda a dire...
Leggi tutto: Assisi 2. Profezia di Ratzinger di Gerolamo Fazzini

Il direttore dell'Osservatore Romano spiega l'incontro di Assisi
L’incontro interreligioso che si svolgerà ad Assisi il prossimo 27 ottobre non è in contrapposizione con i precedenti. L’ecumenismo che ha lo scopo di trovare l’unità tra le confessioni cristiane è un cammino irreversibile. Assisi è inoltre un incontro con le altre religioni. Ma non è il sincretismo la via che sta percorrendo la Chiesa cattolica.
Lo ha dichiarato oggi il direttore dell’Osservatore Romano, Giovanni Maria Vian, in una intervista rilasciata a ZENIT.
Leggi tutto: UNITÀ TRA LE RELIGIONI PER RIPORTARE DIO TRA GLI UOMINI


Per la prima volta tutti i leader religiosi insieme sulla tomba di Francesco d’Assisi
Nel segno di Francesco. Non era mai successo nei precedenti incontri interreligiosi che gli esponenti delle diverse fedi rendessero insieme omaggio al Poverello. Lo «spirito di Assisi» soffierà forte domani sul pellegrinaggio nella «capitale della pace» di Benedetto XVI insieme ai rappresentanti delle diverse religioni per la giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo. A 25 anni dallo storico meeting convocato da Giovanni Paolo II, per la prima volta nella storia i leader delle religioni mondiali si danno appuntamento sulla tomba di San Francesco. Le delegazioni partiranno dal Vaticano in treno col Papa alle 8 del mattino. Dopo l’arrivo ad Assisi, alle 9.45, si andrà alla Basilica di Santa Maria degli Angeli per un momento di commemorazione dei precedenti incontri e di approfondimento del tema della Giornata.

Guarda:
il programma dettagliato della giornata

Tv2000 (canale 28 digitale terrestre, 801 Sky e in streaming su www.tv2000.it) trasmetterà in collaborazione con il Centro Televisivo vaticano (Ctv) i momenti più importanti del viaggio di Benedetto XVI in occasione della Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo dal titolo "Pellegrini della verità, pellegrini della pace" che si terrà ad Assisi il 27 ottobre 2011. Alle 7.30 nel programma "Nel cuore dei giorni" andrà in onda la partenza di Benedetto XVI per Assisi dalla Stazione ferroviaria vaticana. Alle 9.05 in diretta dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli verrà trasmesso l'incontro del Santo Padre con le delegazioni provenienti da tutto il mondo. Alle 16.30, sempre all'interno del programma "Nel cuore dei giorni" verrà trasmessa la diretta da Piazza San Francesco dell'incontro conclusivo per il rinnovo dell'impegno per la pace. Seguirà, dalla Basilica inferiore di Assisi, la visita di Benedetto XVI alla tomba di san Francesco di Assisi.


LE DIRETTE

Telepace (SKY canale 850)Tv2000 (SKY canale801)

Giovedì 27 ottobre
ore 7.30 PARTENZA PER ASSISI 
Diretta su Tv2000 dalle 7.20 ore 9.45 ARRIVO AD ASSISI E INCONTRO CON LE DELEGAZIONI 
Diretta su Tv2000 dalle 9.10
ore 16.30 INCONTRO CONCLUSIVO E VISITA ALLA TOMBA DI SAN FRANCESCO
Diretta su Rai Uno dalle 16.20 



Assisi 27 ottobre 1986/2011 “Pellegrini della verità, pellegrini della pace” / 4 - Lectio magistralis di Enzo Bianchi: Religioni, il dialogo passa dal bene

Alle 17.00 presso la Cattedrale di San Rufino, dopo un momento di preghiera introduttiva da parte del vescovo della diocesi di Assisi, mons. Domenico Sorrentino, il priore di Bose Enzo Bianchi offrirà la sua riflessione sull'evento. A seguire, il presidente dell’Associazione Rondine Cittadella della Pace, Franco Vaccari, darà la sua testimonianza di oltre 30 anni di impegno per la pace e il dialogo tra i popoli. Al termine si svolgerà un momento simbolico-artistico: si terrà sulla piazza antistante la Cattedrale la stessa performance artistica dal titolo “Table of silence” che è stata eseguita a New York l’11 settembre scorso nell’ambito della celebrazione dell’anniversario dell’attentato al World Trade Center. Alle 21.00, si svolgerà una veglia di preghiera animata dai giovani delle diocesi umbre alla luce dell’espressione “I Have a dream”. 

Il testo della lectio magistralis che Enzo Bianchi terrà oggi ad Assisi alla vigilia della preghiera per la pace con il Papa 

Nella giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo indetta da papa Benedetto XVI si possono scorgere, accanto a una sostanziale continuità con l’iniziativa di Giovanni Paolo II nel 1986, qualche accento di novità. A questa giornata, infatti, sono convocate anchepersonalità del mondo della cultura che non si professano religiose; inoltre, l’incontro è intitolato «Pellegrini della verità, pellegrini della pace», mettendo così in rilievo come la ricerca della verità sia essenziale perché vi possa essere una ricerca della pace.


Napoli: Hasta la victoria, siempre! di Alex Zanotelli - Napoli diventa così la prima grande città italiana che decide di ‘obbedire’ al Referendum sull’acqua

E’ un momento questo di gioia e di festa per Napoli perché è diventata la capitale italiana dell’acqua pubblica, la “Parigi d’Italia”. Infatti oggi 26 ottobre 2011, il Consiglio Comunale di Napoli , in seduta pubblica e solenne al Maschio Angioino, vota la ripubblicizzazione del servizio idrico, che sarà gestito da un Ente di Diritto Pubblico, ”Acqua Bene Comune Napoli“ in sostituzione dell’Arin Spa. Napoli diventa così la prima grande città italiana che decide di ‘obbedire’ al Referendum sull'acqua (12-13 giugno 2011), ripubblicizzando la propria acqua e ripudiando la formula della Spa. E’ una grande lezione che questa città così bistrattata dona a tutto il paese.

Leggi tutto: Napoli: Hasta la victoria, siempre! di Alex Zanotelli

Vedi anche il nostro precedente post:

Italia: la manovra riprivatizza l’acqua e minaccia le politiche sociali - Annullato l'inequivocabile risultato del Referendum?

“L'UNICO VALORE NON NEGOZIABILE E’ L'AMORE" di Alberto Neglia (VIDEO)

“L'UNICO VALORE NON NEGOZIABILE
E’ L'AMORE" 


di Alberto Neglia

- Frammenti di Spiritualità - n. 11

Estratto della relazione “La spiritualità cristiana: la via della carità” di Alberto Neglia tenuta il 19 ottobre 2011 nell'ambito dei MERCOLEDì DELLA SPIRITUALITÀ 2011 - “ EDUCARE TESTIMONIANDO LA FEDE” promossi dalla Fraternità Carmelitana di Pozzo di Gotto (ME)


Anticipazione in attesa del video integrale.

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PAROLA DI DIO E VITA - Frontiere dello Spirito del 23 ottobre 2011: Esodo 22,20-26 - "27 Ottobre 2011 ritorno ad Assisi"

Nella puntata di "Le Frontiere dello Spirito" del 23 ottobre 2011 il cardinale Gianfranco Ravasi commenta (dopo aver letto i versetti 33 e 34 del capitolo 19 dal libro del Leviticoun brano tratto dal Libro dell'Esodo (22,20-26) e il Salmo 17 (18): “Ti amo, Signore, mia forza, Signore mia roccia, mia fortezza, mio liberatore.” 

Nella seconda parte del programma, curata da Maria Cecilia Sangiorgi, il servizio "27 Ottobre 2011 ritorno ad Assisi"  è dedicato al quarto Incontro Interreligioso di Preghiera per la Pace di Assisi. A venticinque anni dal primo incontro quando ì leaders religiosi di tutto il mondo si trovarono con Giovanni Paolo II a pregare per la pace. Giovanni Paolo II aprì una nuova strada con quella giornata, che aveva lasciato più d’uno, anche all'interno della Chiesa cattolica, col fiato sospeso. 
Il tema proposto quest’anno, “Pellegrini della verità, pellegrini della pace", sottolinea come non si possa prescindere dalla ricerca della verità se si vuole contribuire ad una pace vera.

martedì 25 ottobre 2011

Assisi 27 ottobre 1986/2011 “Pellegrini della verità, pellegrini della pace” / 3

«Sono molto più consapevole dell'originalità e della bellezza della mia fede cattolica dopo aver conosciuto tante persone appartenenti ad altre Chiese e ad altre religioni»
Personalmente sono contento che papa Benedetto vada ad Assisi e inviti altri cristiani, membri delle altre comunità religiose e uomini e donne di buona volontà a fare altrettanto. Questo evento, come anche quello di venticinque anni fa e quelli che si sono tenuti successivamente in varie parti del mondo grazie alla Comunità di Sant'Egidio, hanno ribadito la volontà di tanti di non arrendersi alla logica dell'indifferenza o della rassegnazione. Anche se forse non potranno cambiare il mondo o la mentalità di coloro che non vedono alternativa allo "scontro di civiltà", questi incontri sono importanti per ribadire la comune volontà di imparare l'arte del convivere pacificamente.
Leggi tutto: Assisi, 25 anni dopo di Francesco Rapacioli, missionario del Pime a Dhaka

Parla il teologo francese Jean-Marie Ploux
A 25 anni dalla storica preghiera per la pace di Assisi, l’urgenza del confronto tra le religioni è sempre più forte: «E per noi cristiani è costitutiva della fede stessa»
Al confronto con le altre religioni non c'è alternativa. Non tanto per il fatto che le nostre città sono oggi casa di tanti popoli e fedi diverse. Né perché, oltre lo spettro dei fondamentalismi, è urgente trovare un'opzione che non si appiattisca sul paradigma dello scontro tra le civiltà. Prima ancora di tutte queste circostanze, pur reali e cariche di implicazioni serie, c'è un punto fermo, una sorta di assioma che non può non influenzare la nostra vita di credenti: «Il dialogo è costitutivo della fede cristiana».
Jean-Marie Ploux non si stanca di ripeterlo. E di sperimentarlo nella sua quotidianità. Teologo, già vicario generale della Mission de France, padre Ploux ha compiuto studi approfonditi di arabo e islamistica, opera nella formazione ed è impegnato in prima persona in esperienze di dialogo interreligioso ed ecumenismo.
Non sorprende che, per il 74enne presbitero, celebrare lo "spirito di Assisi", venticinque anni dopo lo storico incontro che vide i rappresentanti di tutte le religioni riuniti a pregare per la pace in risposta all'invito di papa Giovanni Paolo II (era il 27 ottobre 1986), significhi ben di più che festeggiare un «bell'anniversario».
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