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domenica 26 giugno 2011

CORPUS DOMINI

Cari fratelli e sorelle!
La festa del Corpus Domini è inseparabile dal Giovedì Santo, dalla Messa in Caena Domini, nella quale si celebra solennemente l’istituzione dell’Eucaristia. Mentre nella sera del Giovedì Santo si rivive il mistero di Cristo che si offre a noi nel pane spezzato e nel vino versato, oggi, nella ricorrenza del Corpus Domini, questo stesso mistero viene proposto all’adorazione e alla meditazione del Popolo di Dio, e il Santissimo Sacramento viene portato in processione per le vie delle città e dei villaggi, per manifestare che Cristo risorto cammina in mezzo a noi e ci guida verso il Regno dei cieli. Quello che Gesù ci ha donato nell’intimità del Cenacolo, oggi lo manifestiamo apertamente, perché l’amore di Cristo non è riservato ad alcuni, ma è destinato a tutti.

Leggi: Descrizione dell'icona dell'ultima cena (pdf)

... L’Eucaristia è il sacramento della carità, dell’agape, in cui il dono di Dio agli uomini è la piena narrazione del suo amore per loro e la fonte del loro amarsi come Cristo li ha amati. La comunità che nasce dall’Eucaristia è costituita dall’insieme dei “donanti”, dei “capaci di dono” perché essi stessi “destinatari di dono”, in un circuito di donazione che ha la sua origine nell’alto, da Dio; è formata da “coloro che amano” (“Amatevi gli uni gli altri”: Gv 13,34) in quanto essi stessi “amati” (“come io ho amato voi”: Gv 13,34).

Viene proposto un video fantastico, girato in Time Lapse, durante la realizzazione del tradizionale "Tappeto Artistico" del Corpus Domini, presso la Chiesa di San Michele a Calatafimi Segesta, che quest'anno è esposto dal 20 giugno al 31 luglio 2011. Si tratta di un vero e proprio "Mandala" cattolico, ossia un disegno in sabbia, polveri colorate e altri materiali che vengono stesi su un tracciato disegnato, producendo un tappeto coloratissimo, ma effimero, destinato a svanire nonostante le ore e ore di lavoro necessario ad eseguirlo. Si tratta, come nel caso delle infiorate, di un tributo artistico al Signore, un vero e proprio sacrificio di tempo e pazienza, per rendere più bella la festa della Presenza reale di Cristo. (Testo preso da: Cantuale Antonianum)