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sabato 4 dicembre 2010

PRIMO DI UNA LUNGA CATENA per liberare il cuore dell’uomo di Arturo Paoli

Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto. Il prologo di Giovanni dice chiaramente, fin dall’inizio, quale trattamento i rappresentanti della religione riservarono a Colui che si presentò come l’atteso inviato da Dio: fu respinto perché il cammino che lui proponeva era molto distante da quello seguito fino a quel momento dai rappresentanti della religione. Gesù si sente inviato da un Padre che è essenzialmente amore e si confronta con una struttura religiosa essenzialmente dominata dall’obbedienza alla legge. Avverte che l’obbedienza alla legge rende gli uomini schiavi, mentre il suo progetto è quello di rendere gli uomini liberi attraverso la strada dell’amore fraterno, che si esprime nella giustizia, nell’uguaglianza, nelle relazioni pacifiche.

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