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domenica 5 dicembre 2010

5 Dicembre - giornata mondiale del volontariato

Il 5 dicembre si celebra la Giornata internazionale dedicata a chi si prodiga gratuitamente per gli altri nei più diversi settori, da quello socio-assistenziale a quello ambientale.
... Ma anche da noi si fa festa, eccome, per questa Giornata voluta dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite attraverso una solenne risoluzione approvata il 17 dicembre 1985. Quest'anno, però, l'Italia che vive in prima persona il volontariato (o che dal volontariato trae benefici effetti) ha l'amaro in bocca. E' accaduto, infatti, che a novembre, votando il Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2011 la Camera dei deputati ha sforbiciato senza pietà il tetto delle disponibilità economiche complessive da ripartire in base alle scelte fatte dagli italiani su come destinare il loro 5 per mille: da 400 milioni (questo il budget fissato per il 2010) a 100 milioni di euro (questo l'ammontare dell'apposita voce di spesa per il 2011). Briciole, insomma.
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Un bilancio in occasione della giornata mondiale: dalle tariffe postali al 5 per mille, ecco cosa è successo
Il 2010 verrà probabilmente ricordato come l'annus horribilis per il volontariato. Inizia male, e si conclude malissimo. A marzo giunge inaspettata l'abolizione delle agevolazioni alle tariffe postale per il non profit, mentre a dicembre si conclude con il taglio del 5 per mille pari al 75%. In mezzo: la drastica riduzione delle risorse per il Servizio civile, e i continui attacchi alla Legge 266/1991 sul Volontariato, di volta in volta modificata, aggiornata, stravolta. E se il 2010 non è andata bene, per il 2011 – malgrado l'Unione europea lo abbia proclamato anno europeo per il Volontariato – le cose non andranno meglio.
Leggi tutto: Volontari/1. 2010: annus horribilis


"La solidarietà, è scritto nella Costituzione, è un dovere inderogabile, ma è anche un grande valore e una grande fonte di soddisfazione per chi la pratica. Ed è importante che siete, che siamo in tanti a praticarla nel nostro paese". (Giorgio Napolitano)